Si spegne per Covid Kenzō Takada, creatore del marchio Kenzo

kenzo takada

Si spegne per Covid Kenzō Takada, creatore del marchio Kenzo: aveva 81 anni

Il mondo della moda e lo staff di Modelle Famose si stringe attorno ad una delle figure più carismatiche del fashion system mondiale, scomparso lo scorso 4 ottobre all’età di 81 anni: stiamo parlando dello stilista giapponese Kenzō Takada, creatore del marchio Kenzo. Infatti l’ormai ritirato stilista si è spento a seguito della diagnosi di covid-19 presso l’ospedale americano di Parigi. Fatali alcune complicanze legate al virus.



La vita di Kenzō Takada, tra creatività e sacrificio

L’ascesa al successo di Kenzō Takada non è stata per nulla semplice. Nato a Himeji, una città giapponese di circa 500.000 abitanti, situata nella prefettura di Hyōgo il 27 febbraio 1939, lo stilista, dopo aver studiato moda a Tokyo, decise di farsi valere nella capitale della moda: Parigi. Qui con molto sacrificio e pochi capitali a disposizione, riesce a creare le sue prime collezioni di moda, creative e all’avanguardia in quel periodo.

Con immensi sacrifici riesce a creare e far prosperare il suo marchio, Kenzo, che diviene a cavallo tra gli anni ’70-’80 uno dei più importanti al mondo e che gli permettono di aprire flagships in giro per il mondo. Il primo negozio monomarca è nemmeno a farlo apposta a Parigi, A Place des Victoires.

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Indimenticabile la sua prima boutique in Galerie Vivienne, ribattezzata Jungle Jap, poiché gli interni vennero colorati con fantasie floreali che ricordavano appunto una giungla.



Creò collezioni dedicate a uomo, donna, bambino e si gettò poi successivamente anche nel settore dei profumi. Vendette nel 1993 a LVMH il suo marchio ma non smise di collaborare con stilisti più giovani e con altre maison di moda.

Si ritirò nel 1999 e una delle ultime creazioni di Kenzō Takada è datata gennaio 2020, dal nome K3.

Apertamente gay, ha intrattenuto per anni una relazione con Xavier de Castella, che sfortunatamente morì però nel 1990 a causa di una malattia correlata all’AIDS.

Nonostante la morte, dello stilista giapponese rimarrà per sempre il suo animo creativo, innovativo e mai domo. Tanto basta per riuscire ad affermarsi nella capitale della moda mondiale.



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